Tra i tanti casi di sprechi che ci saltano all’occhio, vale anche la pena dare spazio alle buone notizie. Rio Mare, famoso brand italiano di conserve alimentari ittiche, quest’anno è riuscito a donare oltre 3 mila kg di alimenti recuperati dalla linea produttiva delle Insalatissime al Banco Alimentare della Lombardia. Questi, si vanno ad aggiungere alle oltre 8 mila tonnellate di cibo che l’azienda già dona da prassi all’Associazione. Il progetto realizzato da Bolton Food è nato all’interno del Food Poverty Lab. E’ un’iniziativa di Banco Alimentare della Lombardia e Altis (Università Cattolica di Milano), per rispondere a un bisogno concreto. Avere una pianificazione delle eccedenze alimentari.
Le eccedenze alimentari
Solitamente, infatti, le eccedenze che si generano lungo la linea produttiva sono considerate come un problema particolarmente ostico da risolvere nella lotta agli sprechi alimentari. La loro quantità e frequenza di produzione è difficile da prevedere, di conseguenza, anche lo sviluppo di progetti di recupero mirati. Attraverso Food Poverty Lab, un progetto unico nel suo genere, la Bolton Food è riuscita ad affrontare e risolvere con successo il ‘problema del recupero di queste eccedenze.
Il piano di Rio Mare
Nel corso del tempo, l’azienda ha osservato che lungo alcune linee produttive, come quella delle Insalatissime, scelta come pilota per il progetto, si generano quotidianamente tra i 50 e i 100 kg di scarto alimentare in concomitanza di alcuni fattori quali, ad esempio, i cambi di ricetta o il fine turno. Si è quindi deciso di sfruttare questa caducità e di mettere in atto un processo di recupero delle eccedenze. Dopo aver effettuato rigorosi test sanitari ed aver verificato con Banco Alimentare della Lombardia la possibilità di utilizzare i prodotti dopo il loro recupero, si è passati alla fase più operativa del progetto. È stato infatti necessario organizzare l’insacchettamento, l’etichettatura e la distribuzione sul territorio dei prodotti. Il recupero delle eccedenze prevede, a fine giornata, l’insacchettamento da parte di un operatore delle eccedenze originate dallo svuotamento della riempitrice delle verdure in sacchi da 10 kg.
Questa iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto di Corporate Social Responsibility di Rio Mare “Qualità Responsabile”. Prevede quattro aree di impegno: la pesca sostenibile, il rispetto per l’ambiente, il rispetto per il sociale e la corretta nutrizione e testimonia l’impegno dell’azienda per una qualità a 360° perseguita lungo tutta la filiera, nel rispetto dell’ambiente e delle persone, dal momento in cui il pesce viene pescato fino a quando il prodotto arriva sulla tavola dei consumatori. L’impegno di Rio Mare, infatti, non si esaurisce con la produzione e la distribuzione di prodotti di qualità. Si completa attraverso attività ed iniziative sociali ed educative volte a promuovere i principi di una corretta alimentazione per migliorare la vita del singolo e il benessere della società.
Le parole dalla Bolton Food
“Siamo orgogliosi di aver portato a termine con successo questo progetto pilota per risolvere un problema che riguarda tutta l’industria alimentare: gli sprechi lungo le linee di produzione. Siamo determinati ad estendere questo approccio alle altre nostre linee. Speriamo che altre aziende alimentari si uniscano a noi in questo sforzo. Questo è solo uno dei tanti progetti che facciamo insieme al Banco Alimentare. E’ una collaborazione pluri-annuale che per noi ha un grande valore. Ci ha portati negli anni a sviluppare progetti sempre più importanti”. Lo afferma Luciano Pirovano, Sustainable Development Director di Bolton Food.