Una start-up ha sviluppato un processo per creare aggregati artificiali da rifiuti non riciclabili.
Ogni anno in Francia, i cantieri edili producono più di 200 milioni di tonnellate di rifiuti, secondo l'Agenzia francese per la transizione ecologica (Ademe). Mentre gran parte di questo viene riciclato, ci sono ancora milioni di tonnellate che non lo sono e quindi devono essere incenerite o sepolte.
"Questi rifiuti potrebbero rappresentare fino al 5% delle emissioni di CO2 francesi, il doppio della quota del trasporto aereo", assicura Nicolas Cruaud, giovane politecnico e cofondatore di una start-up con sede ad Angers, Néolithe.
Questi rifiuti non riciclabili rappresentano fino al 5% delle emissioni francesi di CO2
Con l'obiettivo di ridurre alcune di queste emissioni, l'ingegnere ha sviluppato un processo unico. Chiamata "fossilizzazione", trasforma questi rifiuti non riciclabili in aggregati, frammenti di roccia essenziali in particolare per la fabbricazione del calcestruzzo. Per ottenere questa metamorfosi, i rifiuti vengono macinati in una polvere molto fine e poi mescolati con un legante. L'impasto viene poi compresso, tagliato e asciugato all'aria aperta. L'innovazione principale sta nella formulazione di questo legante, che reagisce chimicamente con la polvere per rendere i rifiuti inerti.
Per il momento, la macchina di Nicolas Cruaud ricicla solo i rifiuti edili, ma potrebbe, in futuro, essere aperta ai rifiuti domestici. I "fossilizzatori" dovrebbero essere commercializzati a partire dal 2023 per 1,2 milioni di euro ciascuno.
L'azienda ha anche in programma di lanciare un nuovo prodotto, i "fossilizzatori".