Come si possono evitare i numerosi sprechi che ogni giorno si protraggono nelle mense scolastiche di tutta Italia?
Una ricetta in 2 mosse ci è stata fornita da Italo Farnetani, professore ordinario alla Libera università degli studi di scienze umane e tecnologiche di Malta, che all'AdnKronos Salute ha individuato due pratiche regole di facile applicazione. Ma quali sono?
Il primo, è la proposizione dei piatti più semplici. "Sulla base di un'indagine realizzata fra i pediatri - riferisce Farnetani - sappiamo che i piccoli amano la pasta corta o il riso, conditi con olio e parmigiano, sugo di pomodoro o pesto. Anche perché per loro sono più facili da mangiare. Difficile, invece, trovare bimbi amanti di minestre e zuppe, ottime dal punto di vista nutrizionale, ma che possono più facilmente essere proposte a casa senza incontrare un netto rifiuto. Come secondo carne tenera o polpette, anche di pesce, in genere sono apprezzate, mentre il pesce non deve avere lische". Dunque, meglio optare per piatti semplici e graditi ai più piccoli, abbandonando l'idea di fornire loro piatti etnici o particolarmente stravaganti.
Il secondo consiglio anti-spreco è l'abbandono di qualsiasi ipotesi di "bis". Di fatti, ribadisce il medico a Adnkronos, bisognerebbe chiudere le porte "agli esperimenti o alle preparazioni complesse, che molto probabilmente finiranno nella spazzatura, e soprattutto no all'offerta del bis. Questo perché a servirsi per la seconda volta sono sempre i bimbi in sovrappeso oppure obesi, che non dovrebbero mangiare troppo. Ecco perché è importante che la cuoca, sulla base dei consumi medi, proponga porzioni standard adatte ai bambini, meglio un po' più scarse che troppo ricche, o da adulti".
E voi che cosa ne pensate? Siete d'accordo con questa presa di posizione?