La Federazione Italiana Pubblici Esercizi ha condotto una indagine secondo la quale saranno quasi 5 milioni gli italiani pronti a passare il Natale davanti ad una tavola imbandita, coccolati in uno degli 85 mila esercizi aperti per la festività.
I pprincipali della tradizione Natalizia sono quelli che ancora attirano di più: pasta al forno, tortellini in brodo, ma anche crostacei e pesce.
Sono 200 mila circa le persone in più rispetto all'anno scorso che si concederanno il pranzo del 25 dicembre al ristorante, con una spesa media di 56 euro a persona e un volume d'affari generale di 270 milioni di euro.
Cosa cercano gli italiani in un particolare ristorante?
Secondo il presidente fipe Stoppani , gli italiani ricercano i valori fondamentali dell'ospitalità e della qualità del cibo.
Ma si dimostrano sempre più sensibili al tema degli sprechi alimentari, favoriti dal fatto che circa il 92% dei locali aperti a Natale è attrezzato per garantire l’asporto dei cibi ordinati e non consumati, in modo da assicurare anche un’altra tradizione natalizia, la cena degli avanzi di Santo Stefano”.
Per far fronte a questa sensibilità agli sprechi sempre più esigente, ma anche alle necessità di chi segue un regime alimentare vegetariano o vegano, il 71,8% dei ristoranti italiani rimarrà aperto, mettendo a disposizione dei clienti sia menu tradizionali che portate studiate per chi ha specifiche esigenze alimentari.
Nel 76,4% dei casi si potrà prenotare un menu a prezzo fisso – nel 58,2% dei locali con bevande incluse – che si comporrà mediamente di sei portate a base, come detto, di ingredienti della tradizione. Alla pasta al forno, al risotto e ai tortellini in brodo, seguiranno pesce, crostacei e cappone, accompagnati da zucca, castagne e tartufo. Per concludere, torrone, panettone e frutta, prevalentemente esotica. Non mancherà, però, chi proporrà portate innovative.
Il 97,6% dei ristoranti offrirà un menu vegetariano o vegano, mentre il 50% garantirà piatti adatti a chi soffre di intolleranza al glutine. Nel 42,9% dei ristoranti le famiglie potranno contare su uno specifico menu per bambini ad un prezzo pari a circa la metà di quello per gli adulti.
Come già anticipato, il prezzo medio di un pranzo natalizio fuori casa sarà sui 56 euro a persona, ma in molti locali sarà possibile trascorrere il 25 dicembre anche con meno di 40 euro a persona, nel 56,4% dei casi la spesa sarà compresa tra 40 e 60 euro a commensale, mentre nel 35,9% dei ristoranti si pagherà più di 60 euro a testa.
Il mondo della ristorazione non è tra i maggiori responsabili dello spreco alimentare, nemmeno a durante le festività. Secondo il 63,5% dei ristoratori, complici anche i menu fissi e il fatto che il tempo in cui si sta a tavola è dilatato rispetto al solito, gli sprechi durate il pranzo del 25 dicembre sono contenuti. Tuttavia il 91,8% dei locali è attrezzato per consentire l’asporto del cibo e delle bevande ordinate e non consumate.