Arriva dall’Inghilterra una interessante idea anti-spreco che poggia la propria validità sulla possibilità di realizzare delle marmellate e delle conserve… partendo dagli scarti. Chiamato “Rubies in the rubble” (rubini nelle macerie) il progetto punta a realizzare marmellate e conserve utilizzando interamente prodotti di scarto di grossisti e mercati ortofrutticoli.
Nato qualche anno fa, il marchio ha generato prodotti immessi in commercio come beni alimentari di alta qualità, ad un costo che pertanto è superiore a quello dei vasetti analoghi realizzati senza avanzi. Nonostante ciò, il prodotto, con chiari intenti etici, è stato un successo proprio perché l’utilizzo degli scarti ha rappresentato un importante strumento di marketing, favorendo il successo dei prodotti derivanti da Rubies in the rubbles. E così, a pochi anni dalla sua fondazione, l’azienda britannica non riesce più a far fronte all’approvvigionamento sui livelli iniziali, ed è stata così costretta, proprio per poter soddisfare la crescente domanda, a stipulare nuove intese commerciali direttamente con aziende agricole, a prezzi ovviamente ridotti, per l’acquisto di tutta quella frutta e verdura che per ragioni puramente estetiche verrebbero scartate dai dettaglianti.
Insomma, un vero e proprio successo dalle macerie, dagli scarti, dai rifiuti. Un’idea che magari potrebbe essere utile ricreare anche in Italia, dove molto rimane comunque da fare per poter abbattere la correlazione tra “bello” e “buono”. E voi che ne pensate?