In Italia sono tanti i comuni che dicono di essere senza soldi per fare le cose più importanti o sagge a favore della comunità, eppure quando è il momento di spendere per le luminarie natalizie nessuno si tira indietro. Come mai? Le liste degli sprechi sono interminabili e il Natale è poi l’apoteosi dello spreco da ogni punto di vista.
Natale degli sprechi
Ogni comune spende cifre esorbitanti. Addirittura alcuni superano i 100 mila euro a seconda della grandezza. Ogni anno le illuminazioni natalizie sono più articolate e ci sono perfino comuni che fanno a gara fra di loro per chi ha le luminarie più belle e scenografiche. Poi ci sono le grandi città che assumono dei veri e propri professionisti del settore e allora non sono più luminarie comuni ma “luci d’artista”, con ulteriore spesa.
Pertanto che spese ha un comune?
Prima di tutto il pagamento delle illuminazioni di Natale, il personale che le monta e le smonta e l’energia elettrica per alimentarle. Infine, ci sarebbe poi l’inquinamento luminoso che alla maggior parte delle persone non interessa. Ma tutto ciò non basta. Ogni comune di solito ha bisogno di un albero gigantesco di Natale da mettere in piazza, addobbato e illuminato, con ovviamente ulteriore spreco energetico ed economico. Tutto ciò in periodo di crisi che porta anche chi non ha niente a farle lo stesso. Eppure come sarebbe meraviglioso trovare modi alternativi per festeggiare il Natale senza sprechi. Sarebbe sufficiente ritornare alla saggezza popolare dove con poco si festeggiava allegramente senza dover spendere troppi soldi.
Lucia Franco