Torniamo anche oggi ad occuparci di sprechi alimentari, un tema che ci sta particolarmente a cuore, e che stiamo monitorando in questi mesi (anche) attraverso l'evidenza delle nuove iniziative che stanno sorgendo in un contesto sempre più sensibile e consapevole.
Ultima (ma non certo per ordine di importanza, bensì cronologico) è quella del progetto LIFE Food Waste Stand Up, una campagna di sensibilizzazione e di comunicazione contro lo spreco alimentare e per l'aumento delle donazioni, che per la prima volta coinvolge l'intera filiera: sono infatti coinvolte le aziende industriali, quelle della distribuzione e, ulteriormente, i consumatori.
"Abbiamo voluto fare da capofila perché effettivamente, per un modello sostenibile come quello italiano, non si può prescindere dalla lotta etica ed economica allo spreco: in coerenza con il disposto normativo, ci siamo trovati in perfetta partnership pubblico-privato, abbiamo voluto coinvolgere l'intera filiera, non solo l'industria alimentare, ma anche la distribuzione, i consumatori, gli enti, per sensibilizzare e informare di quanto può essere non solo utile da un punto di vista etico, ma conveniente anche dal punto di vista economico recuperare gli sprechi e fare molte più donazioni" - ha commentato il presidente di Federalimentare, capofila dell'iniziativa, Luigi Scordamaglia, sulle pagine di Askanews.
Scordamaglia anticipa che la campagna sarà assolutamente capillare e rivolta a tre target diversi: 20 mila aziende alimentari, 12 mila punti vendita della grande distribuzione, mezzo milione di consumatori. Grandi numeri, per fronteggiare grandi sprechi: vedremo, nei prossimi mesi, in che modo ci riuscirà .