Italia e Stati Uniti si sono recentemente seduti intorno a un autorevole tavolo di lavoro comune per poter discutere concrete azioni di contrasto contro lo spreco alimentare. In un meeting precedente al G7 Ambiente di Bologna, infatti, il ministro dell’Ambiente italiano Gian Luca Galletti e l’amministratore dell’Epa, Agenzia per la Protezione dell’Ambiente degli Stati Uniti, Scott Pruitt hanno condiviso - unitamente a una serie di rappresentanti del mondo accademico e imprenditoriale - una serie di buone pratiche per il contrasto agli sprechi alimentari.
Il punto di partenza è stato purtroppo rappresentato dagli allarmanti dati diffusi dall'Onu, secondo cui un terzo del cibo destinato al consumo umano è oggi perso o sprecato. E ancora dai dati Fao, secondo cui il consumo di acqua che deriva dagli sprechi e dalle perdite alimentari su scala globale è stimabile in 250 km cubici, pari al fabbisogno domestico in acqua per i prossimi 120 anni a New York.
In Italia - ha poi affermato il ministro dell'Ambiente Galletti, "è cresciuta la sensibilità e si sono moltiplicate le iniziative contro lo spreco alimentare. Dopo il grande lavoro di Expo, il Parlamento ha dotato il Paese di una normativa su questo tema che rende più veloci le procedure per la donazione dell’invenduto e più incisiva l’azione di quegli enti in prima linea contro le povertà. Portiamo avanti iniziative di impatto educativo e culturale che vedono protagonisti i ristoratori e i clienti, come nel caso delle ‘family bag’, i cuochi, le famiglie italiane cui viene chiesto di fare massima attenzione alla spesa e a come si conservano i cibi".