Il tema dello spreco di cibo è all’ordine del giorno e si lega in modo indissolubile al grande tema del cibo. Basti pensare che nella sola Europa, ogni anno, si buttano oltre 100 milioni di tonnellate di alimenti, destinate a superare i 120 milioni nel 2020, secondo i dati della commissione europea. Ma spesso, quando si riflette su questi argomenti si finisce per dimenticare un aspetto decisivo: quello dell’imballaggio.
Ma qual è il rapporto tra spreco e imballo? L’opinione diffusa è che gli imballaggi siano parte dello spreco e che i materiali utilizzati per confezionare si aggiungano allo spreco di alimenti che può avvenire durante le fasi di produzione oppure a valle della filiera. Nei paesi industrializzati il 40% dello spreco alimentare è localizzato nelle ultime fasi della filiera, in particolare a causa di cibo avanzato e non consumato o di confezioni troppo grandi e acquisti non calibrati.
Gli imballaggi
Senza gli imballaggi, oggi non potremmo vivere come siamo ormai abituati. L’imballaggio, infatti, assolve a numerosissime funzioni: protegge l’alimento durante tutte le fasi della filiera, ne preserva la qualità nutrizionale, fornisce informazioni utili alla sua corretta conservazione e scadenza e ne migliora la praticità d’uso. Appunto per questo, oggi, viene dedicata un ampio spazio alla sostenibilità e all'impegno assunto dall’imballaggio flessibile per ridurre al minimo il proprio impatto ambientale, senza tuttavia dimenticare l’importanza del packaging come strumento per contenere gli sprechi alimentari, proteggendo e conservando i cibi nell'arco della vita intera, dal momento della produzione fino al consumo finale. Un esempio di sostenibilità è l'azienda olandese Flexoplast, che fornisce imballaggi flessibili per il settore dei surgelati.
La Flexoplast di Wieringerwerf (Paesi Bassi) fa parte del gruppo Clondalkin e si concentra principalmente sul settore del surgelato. Qui si fa molto uso di imballaggi flessibili con film e di pack in cartone.
Imballaggio piccolo e sostenibile
L'azienda produttrice di imballaggi flessibili ha scelto il settore dei surgelati per contribuire alla riduzione degli sprechi alimentari. Un imballaggio flessibile (multistrato) che funge da barriera contribuisce alla conservazione dei valori nutrizionali, a una maggiore durata e a una riduzione della quantità di rifiuti. "Siamo soddisfatti di contribuire alla lotta contro gli sprechi alimentari con il nostro film. Inoltre, abbiamo notato che gli acquirenti chiedono confezioni dall'aspetto naturale e più spesso, un effetto touch, Oltre a imballaggi più piccoli per via delle dimensioni delle porzioni e dell'imballaggio sostenibile. C'è anche una crescente necessità di ridurre i costi per unità di imballaggio e ridurre l'uso del colore".
Lucia Franco