Una mela non proprio “splendente” o una banana dai contorni un po' anneriti. Si tratta delle principali indicate per rimanere nel cesto della frutta dei supermercati, visto e considerato che il nostro occhio corre non solamente alla sostanza, quanto anche – e spesso soprattutto, purtroppo – alla forma estetica. Dimenticandoci, invece, che una mela non lucida o una banana un po' annerita sono degli ottimi alimenti nutritivi, e che non per questo non sono “buoni”.
A rendersi conto dell’atteggiamento troppo schizzinoso dei suoi clienti negli ultimi mesi è stata Walmart, una delle più note catene di retailer al mondo, che ha scelto di mettere in vendita frutta e verdura imperfetta per poter ridurre la piaga degli sprechi alimentari. In 300 supermercati della propria catena presente in Florida, pertanto, sta per arrivare il progetto I’m Perfect, la mela imperfetta, che conserva gli stessi valori nutrizionali delle altre, ma con qualche difettuccio dal punto di vista estetico.
Il rischio è ben evidente: le mele imperfette (e più in generale tutta la frutta e la verdura imperfetta) rimane spesso nei supermercati, invenduta, e di qui alle discariche. Le abitudini dei consumatori stanno però fortunatamente cambiando, in linea con una maggiore attenzione alla riduzione degli sprechi. Ed ecco allora che si può finalmente cercare di mettere in vendita con successo frutta e verdura imperfetta, da utilizzarsi magari anche per utilizzi alternativi, come ad esempio la preparazione di succhi di frutta e marmellate, o per inviare le mele più piccole alle mense scolastiche frequentate dai bambini.
Una buona strategia, che ci auguriamo possa essere presto seguita anche da tantissime altre società in tutto il mondo.