L'efficienza energetica può essere vista come una vera e propria fonte di energia capace di soddisfare la crescente fame di energia del Pianeta.
Già dal 1973 al 1998 ben 11 nazioni dell'OCSE, adottando il cosiddetto carburante nascosto, hanno ridotto del 49% i consumi di energia.
Secondo, infatti, una ricerca dell’IEA (Agenzia Internazionale per l’Energia), ogni dollaro di energia risparmiata equivale anche a una corrispondente riduzione delle emissioni di gas serra e quindi del surriscaldamento globale del Pianeta. Pertanto utilizzando correttamente le riserve energetiche si riducono sensibilmente gli sprechi, mantenendo così una sostenibilità ambientale.
Nel 2013, inoltre, la Commissione Europea e la United Nations Environment Programme Finance hanno costituito la cosiddetta Energy Efficiency Financial Institutions Group (EEFIG). L'obiettivo? Creare un dialogo tra le istituzioni finanziarie pubbliche e private, i rappresentanti dell’industria e gli esperti del settore, oltre che a raddoppiare gli investimenti nel campo dell'efficienza energetica in tutta l’Unione Europea.
La tecnologia per ridurre gli sprechi
Gestire in maniera corretta l'energia è molto importante anche per ridurre notevolmente il surriscaldamento globale del Pianeta. Utilizzando l’Internet of Things, grazie al quale si dispone di una interconnettività tra i vari dispositivi, si generano e condividono dati in tempo reale. In questo modo si possono vedere e ridurre subito gli sprechi di energia.
Solamente in Nord America, e unicamente nel campo dell’edilizia commerciale, è stato calcolato, infatti, un risparmio di energia pari a 70 miliardi di dollari. Un dato senza ombra di dubbio positivo.
Lucia Franco