Il decalogo delle dieci regole per il corretto inserimento dei cibi nel frigo è stilato dal food retailer designer Giorgio De Ponti in collaborazione con Cuki e Banco Alimentare Onlus. Vediamole subito insieme.
1) Lo sportello
la porta è una delle aree più calde del nostro frigorifero, subendo anche molti sbalzi termici ogni volta che si apre. Per questo vanno posizionati cibi e prodotti che si deperiscono in tempi molto lunghi, come le varie tipologie di salse e condimenti. Si possono tenere anche i succhi, soprattutto quelli che sono pastorizzati. I succhi contenenti acido citrico combattono naturalmente la prolificazione dei batteri
In alcuni frigoriferi troviamo sullo sportello il reparto per le uova e il burro, che però è meglio conversare all’interno sui ripiani.
2) La parte alta
i ripiani superiori, e in generale, la parte alta del frigo, è una zona caratterizzata da una temperatura omogenea e più costante, quindi adatta alla conservazione di specifici prodotti. Come, quelli caseari, freschi e stagionati, latte, yogurt e gli avanzi alimentari.
Questi ultimi vanno riposti in contenitori differenziati secondo la qualità, in fondo al ripiano superiore, consumati certamente nel minor tempo possibile. Ad esempio i cibi che contengono uova, vanno messi subito nel frigo dove si conservano per un massimo di 24 h.
3) la parte centrale
nelle mensole centrali vanno conservate: le uova nella loro scatola originale, e non in quella offerta dal frigorifero, così da rispettarne la scadenza. Possono conservare il pesce che a temperatura corretta manterrà tutte le sue proprietà.
4) la parte inferiore
mensole e cassetti. La parte bassa del frigorifero è quella più fredda, adatta a conservare carne e pesce. Alcuni hanno un cassetto apposito per la carne che rappresenta la soluzione migliore, altrimenti va riposta sul ripiano in entrambe i casi con i contenitori originali. I cassetti sono consigliati perché la temperatura e l’umidità di conservazione sono più controllate.
Un errore che tutti compiamo è aprire gli insaccati e poi riporli in frigo. È opportuno consumare integralmente il prodotto, perché una volta riposto il frigorifero ne altera il gusto e le proprietà.
5) cassetto frutta e verdura
oltre al cassetto della carne, spesso è presente quello per la verdura e frutta. È specifico perché aiuta a conservare questa tipologia di alimenti ad una temperatura idonea. Vanno tolti dal loro packaging perché non permettono il passaggio dell’ossigeno e quindi si degradano più velocemente.
La regola prevede che non bisogna mescolare tutta la frutta, perché alcune come mele e banane contengono etilene, una sostanza che può causare una accelerazione nella fase di maturazione di altri frutti. È opportuno quindi sistemare la verdura sulla mensola e lasciare alla frutta i due cassetti.
6) non tutti i prodotti vanno in frigorifero
per alcuni prodotti la temperatura fredda compromette la loro durata: avocado, patate, pomodori appassiscono più velocemente, la cipolla si conserva in un luogo buio e l’aglio a temperatura ambiente.
Il pane in frigo? Assolutamente no, in un sacchetto di carta a temperatura ambiente
Passiamo al congelatore.
7) il freezer
i cibi verranno conservati in maniera ottimale ad una temperatura che va dai 10 a -20°C. Non va aperto frequentemente, si può danneggiare il cibo con scongelamento parziale.
Non tenere il cibo surgelato oltre la data massima di conservazione altrimenti i cibi perderanno colore, consistenza, sapore e qualità nutritiva anche se non provocheranno degradazioni alimentari.
Le temperature del congelatore non agiscono sugli elementi patogeni o sul deterioramento del cibo, che agiranno non appena raggiunte temperature più elevate.
8) i tipi di conservazione
in frigo i cibi hanno bisogno di essere conservati con prodotti differenti.
Alluminio: protegge dalla luce e dall’ossigeno. Da usane con carne e pesce e parmiggiano per bloccarne il deterioramento.
Vaschette alluminio: per prodotti che si degradano rapidamente.
Pellicola: la plastica non isola totalmente il cibo. Ma permette lo scambio di ossigeno e vapore acqueo. Utile come copertura dei cibi per evitare contaminazione batterica con altri cibi e con l’aria del frigorifero come freschi e poco stagionati e non deve essere posizionata su cibi oltre i 70°
sachetti trasparenti: permettono la conservazione anche di cibi con liquidi
In conclusione, quando acquistiamo cibo facciamolo ragionando e non con gli occhi. Il cibo buttato di un cittadino italiano in media si aggira attorno ai 76 Kg di cibo perfettamente consumabile. Significa che in un anno si superano i 12 miliardi di euro: il 54% al consumo, per il 21% nella ristorazione