Stando a quanto afferma un recente report Waste Watcher International Observatory on Food and Sustainability (su rilevazione Ipsos), nel corso del 2020, a causa della pandemia da Covid-19, lo spreco alimentare nel nostro Paese è crollato.
Una buona notizia, che tuttavia non deve far dimenticare il fatto che lo scorso anno abbiamo cestinato ben 5,2 milioni di tonnellate di prodotti alimentari, per un controvalore che viene stimato in poco meno di 10 miliardi di euro. A peggiorare il quadro c’è anche il fatto che ad essere principali responsabili di tutto ciò sono proprio le famiglie italiane, visto e considerato che dei quasi 10 miliardi di euro di cibo gettato nella spazzatura, quasi 6,5 miliardi di euro sono stati cestinati proprio nelle case dei nostri connazionali.
Tornando agli aspetti positivi, esaminiamo come rispetto al 2019 lo spreco sia calato del 12% all’interno delle abitazioni, ma come comunque vi sia uno spreco di prodotti alimentari pro capite pari a 27 chili l’anno, poco più di mezzo chilo la settimana.
Tra i cittadini più virtuosi, infine, troviamo sicuramente quelli del Nord. Qui si cestinano circa 490 grammi alla settimana per persona, contro una media di 530 grammi, contro i 602 grammi del Sud, dove invece vivono mediamente i meno virtuosi (o i più disattenti)!