Secondo quanto affermano gli ultimi dati elaborati dai Diari di famiglia del progetto Reduce – Ministero dell’Ambiente / Università di Bologna Distal, illustrati recentemente nella sede del Ministero dell’Ambiente, è di circa 700 grammi pro capite lo spreco di cibo settimanale in Italia, per un valore di 3,6 euro settimanali e di 196 euro annuali. E se nel 2014, appena cinque anni fa, un italiano su due affermava di cestinare cibo quasi ogni giorno, nel 2018 questa percentuale è scesa all’1%. Merito di una migliore di sensibilizzazione in questo tema che, tuttavia, non fa dimenticare quanto ci sia da fare per diventare un po' più virtuosi.
Di fatti, il report sottolinea come lo spreco di cibo a livello domestico in Italia valga quasi 12 miliardi di euro annui, a cui però vanno aggiunti più di 3 miliardi di euro annui derivanti dallo spreco alimentare di filiera, ovvero gli sprechi che compaiono nel percorso dalla produzione alla distribuzione. Insomma, lo spreco complessivo di cibo che sperimentiamo nel nostro Paese pesa oltre 15 miliardi di euro ogni anno. Un dramma economico e sociale, al quale occorre mettere quanto prima una pezza
Sempre secondo il dossier, quanto viene gettato nelle case rappresenta i 4/5 dello spreco alimentare complessivo in Italia, lo 0,88% del Prodotto interno lordo. Qualche ragione in più per poter cercare di correre immediatamente ai ripari, stimolando nuove iniziative e nuovi incentivi per poter contenere ogni spreco in questo importante comparto economico.