La nuova gestione di Veneto Banca, influenzata dal decisivo intervento di Fondo Atlante, dovrà abbandonare tutti i lussi e tutti gli sprechi che hanno contraddistinto il passato. Parola di Alessandro Penati, numero 1 del fondo di "salvataggio", che ha deciso di inviare un messaggio chiaro ad azionisti e a clienti nel giorno dell'assemblea dell'istituto di credito.
Più nel dettaglio, Penati ha ricordato pubblicamente come Atlante "affida il potere di gestione e di controllo al nuovo cda, che ha l'obiettivo prioritario di rilanciare e valorizzare la banca. Verranno eliminati tutti i lussi e gli sprechi del passato e sarà imperativo ritornare a una redditività sostenibile con crescita dei ricavi, taglio dei costi e una produttività in linea con i migliori concorrenti, perchè è solo tornando a generare capitale che la banca continuerà a essere solida e potrà finanziare clienti e imprese con rapidità ed efficienza".
Alla luce di ciò, prosegue poi Penato, viene auspicato che "venga rivisto il piano industriale della banca, senza scartare alcuna ipotesi. Saremo aperti a eventuali partnership finanziarie e industriali purchè sulla base di reali apporti di capitale e di know-how per lo sviluppo e pronti a valutare, una volta avviata inequivocabilmente l'opera di ristrutturazione e rilancio e fatta chiarezza sui costi pregressi, ipotesi di quotazione o di fusione con altre banche, a patto che siano nell'interesse di tutti gli stakeholder".
Naturalmente, non basterà questa promessa per poter permettere agli azionisti di recuperare la fiducia perduta nell'istituto di credito. Si tratta tuttavia di un buon inizio, al quale seguiranno altre iniziative.