La Regione Calabria non smette di meravigliare. Ancora una volta dimostra la sua inefficienza, questa volta nel campo del turismo e precisamente con il sito “turiscalabria.it” costato oltre due milioni di euro.
Si parla, dunque, di soldi. Moltissimi soldi. Quelli utilizzati per costruire e gestire il sito di promozione turistica della Calabria, tornato alla ribalta delle cronache non certo per la sua utilità, ma perché offline per diverse settimane, anche durante la Borsa internazionale del turismo, che si è tenuta a Milano dal 9 all’11 febbraio scorso.
La Calabria dello spreco
Il sito della Regione Calabria doveva essere la vetrina ufficiale del turismo del Mezzogiorno, ma che si è trasformata fin da subito in uno spreco senza precedenti. La prima gara risale, infatti, al lontano 2006 con un gadget pari a 1,4 milioni di euro e con un risultato alquanto deludente. Il sito risulta subito pesante, statico, privo di interazione con gli utenti e non dotato di reali servizi, che tutt’ora presenta.
Il sito dello spreco
Dal 2006 il sito non è cambiato più di tanto, ma nonostante questo si continuano a spendere soldi e a “buttarli”. Si è, infatti, scoperto che altri 372mila euro vengono liquidati nel 2013 alla Links management and technology Spa di Lecce, per “acquisizione di servizi per il potenziamento del portale turistico”. Stessa motivazione di “aggiornamento e potenziamento” è alla base di un altro appalto bandito nell’aprile 2016 per ben 240mila euro. Ad aggiudicarsi il lavoro è questa volta la Ditta Calò informatica Srl di Rende, alla quale nel giugno del 2017 viene liquidato il primo stato di avanzamento lavori di circa 120mila euro.