Tra Corso Re Umberto e via Pastrengo il comune di Torino ha fatto installare ben 19 semafori, spendendo così 80 mila euro, di cui 60 mila per i semafori e 20 mila euro per l’ammodernamento dei marciapiedi, i quali devono essere più larghi e dotati di scivoli per chi è sulla sedia a rotelle. Insomma, un vero e proprio spreco di denaro per quanto riguarda i semafori se andiamo a vedere che le strade sono piene di buche che nessuno ad oggi aggiusta e la zona in questione è alquanto tranquilla.
I dispositivi installati sono sicuramente più moderni e dotati di luci a led e quelli pedonali (10 in totale) hanno segnali acustici per chi è non vedente, oltre alla “chiamata” del verde.
Dal Comune, però, hanno spiegato che il numero dei semafori non dipende da loro ma è stabilito sulla base delle norme del Codice della strada e del regolamento per l’installazione dei dispositivi per la disabilità visiva. Ecco la ragione principale per cui alcuni semafori sono stati “sdoppiati”: dove prima ce n’era uno, ora sono due.
Pertanto, il piano di Torino prevede, compatibilmente coi fondi a disposizione, di rimettere a nuovo tutti gli incroci della città con adeguati pali semaforici e marciapiedi accessibili a tutti.
Lucia Franco