Negli ultimi giorni il quotidiano Il Tempo è tornato a occuparsi degli sprechi e dei privilegi che vengono attribuiti agli ex parlamentari. L'occasione è stata fornita dal fatto che gli ex deputati sono praticamente scesi in trincea, dichiarando guerra al contributo di solidarietà sui vitalizi che era stato deliberato alla fine dello scorso mese di marzo.
In pratica, stando a quanto contiene la proposta approvata dall'ufficio di Presidenza, per tre anni si applicheranno delle percentuali che andranno a ridurre l'emoulumento, a titolo - appunto - di contributo di solidarietà. Le cifre? La misura prevede una flessione del 10% sulla cifra lroda per l'ammontare compreso tra i 70 mila e gli 80mila euro l'anno, il 20% fino a 90mila, e ancora il 30% fino a 100mila e il 40% sopra i centomila.
Una misura che, per quanto un passo in avanti nel contenimento degli sprechi, non ha convinto tutti: il MoVimento 5 Stelle ha ad esempio ritenuto insufficiente tali tagli, auspicando invece di "parificare la pensione dei parlamentari a quella dei cittadini", anche se in realtà l'idea del MoVimento riguardava solo le pensioni future.
Tuttavia, sembra che nemmeno la proposta già approvata dall'ufficio di Presidenza avrà vita facile, visto e considerato che gli ex deputati hanno preparato un ricorso contro il contributo di solidarietà...