Negli ultimi giorni il Corriere della Sera ha pubblicato un documento che dimostrerebbe come una prestazione per il noleggio di un furgone Ford Transit a gasolio, prelevato in un autonoleggio di Capodichino il 18 luglio alle 15,15 e restituito il 17 agosto alle 15,15, per il costo di euro 1.225,50, sarebbe stata pagata due volte dalla Sma, la società in house della Regione Campania che si occupa di ambiente e sulla quale sta indagando la Procura.
La fattura pagata due volte è finita in contabilità in due mesi diversi: il primo pagamento è di agosto, il secondo è di settembre. Quanto basta per far dire al quotidiano che ci sarebbe stata qualche anomalia, domandandosi poi per quale motivo lo stesso furgone, prelevato e restituito nella stessa data dallo stesso dipendente della Sma, sia indicato in due fatture e dunque è stato pagato due volte.
Le domande conseguenti troveranno sbocco nelle inchieste dei magistrati. Il quotidiano si domanda infatti se sia possibile che la seconda fattura sia stata contraffatta utilizzando il copia e incolla e imitando in modo grossolano la firma in calce alla prima, e se qualcuno non abbia pertanto controllato tali documenti.
Il Corriere del Mezzogiorno stima in proposito che il pm Sergio Amato, che ha già notificato a quattro funzionari della Sma un avviso di proroga delle indagini preliminari, potrebbe acquisire anche queste fatture: al momento l’ipotesi di reato è il peculato ma non è escluso che il magistrato possa ravvisare anche una truffa.