Sembra ieri che l’estate falcidiava l’Italia con le sue elevate temperature. E invece è già giunto il momento di dare uno sguardo alle condizioni dei nostri impianti di riscaldamento, al fine di prepararci al meglio alla prossima stagione invernale.
Al fine di fornire il proprio contributo al contenimento dei livelli di polveri Pm10 nell’aria, il Comune di Ferrara ha reso noto di aver attivato le procedure previste dal protocollo firmato in Regione sulla qualità dell’aria, che prevedono non solamente una serie di limitazioni al traffico, quanto anche l’uso di stufe per riscaldare le abitazioni in caso di sforamenti della quantità di polveri di cui sopra.
Caterina Ferri, assessore all’ambiente e all’energia, ha affermato in merito che il Comune “oltre a far rispettare il regolamento sull’uso degli autoveicoli nel periodo che va dal 1° ottobre al 31 marzo del prossimo anno, comincerà anche ad effettuare una serie di controlli e verifiche per quanto riguarda gli sprechi nel riscaldamento nei locali dell’amministrazione comunale”.
Nel dettaglio, l’ente vuole far rispettare “quello che prevede la normativa, con una temperatura interna che non dovrà superare i 20 gradi, pur restando una tolleranza di 2 gradi in caso di freddo eccessivo”.
Rammentiamo che da regolamento, nel Comune di Ferrara i termosifoni potranno essere accesi per un massimo di 14 ore dal 15 ottobre al 15 aprile, con deroghe in caso di temperature al di sotto della media del periodo, per un orario di accensione però dimezzato, quindi 7 ore.