La Regione Sicilia vuole vederci più chiaro sulle proprie spese e, per questo motivo, la Ragioneria generale della Regione ha avviato un’indagine finalizzata a verificare se gli enti e gli organismi abbiano o meno rispettato i vincoli di spesa che erano stati imposti dalle norme nazionali e regionali.
A ufficializzare il via a questa indagine è una circolare con cui si domanda esplicitamente a dipartimenti, enti e collegi dei revisori dei conti di fornire tutti gli elementi utili per tale fine, entro e non oltre il 5 aprile. Un monitoraggio puntuale, che - si legge nella circolare – è comunque “indipendente dalla redazione del rendiconto generale della gestione per l’esercizio 2017”.
In particolare, nella circolare la Ragioneria evidenzia come “la Corte dei conti a sezioni riunite, in sede di parifica del rendiconto generale della Regione per il 2016, ha raccomandato la creazione di un adeguato sistema che permetta alla Ragioneria generale un monitoraggio costante della gestione finanziaria dell’amministrazione e degli enti controllati con puntuale attenzione per le voci di spesa interessate dalle norme di spending review”.
Per quanto concerne i punti di maggiore attenzione, spicca il rispetto dei vincoli nazionali e regionali per quanto concerne il divieto di assunzione, l’uso di fondi di trattamento accessorio, l'acquisto di beni e servizi, la riduzione dei contratti di acquisto, le spese per la stampa di relazioni e altre pubblicazioni. Ancora, finiranno nel mirino delle indagini anche le spese legate a spostamenti e missioni, le retribuzioni e i salari accessorio della dirigenza, e ulteriormente le spese per auto di servizio e rappresentanza, i consumi, i buoni pasto, i compensi e le misure di contenimenti dei costi agli organi.