Come ben noto, da quest'anno chi si sposta in viaggio all'interno dell'Unione Europea per lavoro o per affari ha un vantaggio in più: le tariffe di roaming non verranno più pagate utilizzando il proprio cellulare, visto e considerato che questi extra costi sono stati aboliti.
Secondo il quotidiano Il Giornale, però, questa regola non varrebbe per tutti. E la beffa è stata presto scoperta: i dirigenti, i funzionari e i dirigenti Rai che hanno in uso un telefono aziendale continueranno infatti a pagare la sovra tariffa, considerato che la convenzione tra Viale Mazzini e Consip ha conservato la vecchia tariffa per l'estero.
E così, il quotidiano ricorda che chi si è già recato in vacanza nello spazio Schengen si è visto recapitare il seguente messaggio dall'operatore telefonico: "Buongiorno, si segnala che l'abolizione del roaming in Europa non si applica alla sua utenza in quanto le tariffe sono state negoziate direttamente da Consip. Le attuali tariffe sono disponibili su Raiplace. Cordiali Saluti Direzione AIS".
Raiplace, per chi se lo stesse domandando, è il portale Intranet di Viale Mazzini, mentre AIS è l'acronimo di Asset Immobiliari e servizi, una direzione che si occupa di gestioni immobiliari e del facility management della tv pubblica.
Insomma, al di là delle sigle e degli acronimi, il risultato per Il Giornale sarebbe abbastanza semplice: chi ha un telefonino aziendale Rai all'estero paga di più rispetto a tutti gli altri. Ed è abbastanza semplice cercare di capire chi è che paga: noi, visto e considerato che grazie al canone in bolletta gli introiti sono aumentati a 1,9 miliardi di euro nel 2016.