Sono sempre più dure le prese di posizione dei colleghi giornalisti, in merito alla sostituzione dei direttori dei Tg Rai.
Per Enrico Mentana, ad esempio, l’obiettivo era quello di rimuovere Bianca Berlinguer dal Tg3, nonostante non fosse un obiettivo dei top manager Rai che infatti, sostiene ancora Mentana, qualche settimana fa avevano presentato i palinsesti della nuova stagione senza prevedere un possibile spazio per lei. Per non farla troppo evidente – ha poi polemicamente ricordato il giornalista – si è pensato di non sostituire solo lei, ma “accompagnarla” a Masi, dal Tg2, per dimostrare che “non è un fatto personale e politico”.
“Quelli dell'opposizione strepiteranno per il colpo contro i sostenitori del no referendario, quelli della maggioranza diranno che la Berlinguer era lì da 7 anni e cambiarla non è un delitto, e nessuno si filerà il povero Masi, danno collaterale di una guerra politica, che conferma al di là di ogni sarcasmo che tutti noi paghiamo la Rai nella bolletta della luce, ma le mani sull'interruttore sono sempre le stesse” – ha poi concluso Mentana.
Se possibile, è ancora più duro l’intervento di Giovanni Minoli, che si sofferma sulla mancanza di progetti e, soprattutto, sugli sprechi inerenti l’attuale passaggio: “Quanti stipendi ci vogliono per licenziare la Berlinguer? Allora valeva molto...” – ha commentato.
Tra le parti politiche, la vicenda delle nomine dei nuovi direttori Rai non sembra piacere all’ex segretario Pd Pier Luigi Bersani, che lamenta un Pd “partecipe dei vecchi vizi”.