Si parla tanto di sprechi e politica italiana ma… forse varrebbe la pena allargare l’orizzonte, e affrontare quali e quanti possano essere i costi inutili in ambito comunitario.
In tal senso, negli scorsi giorni, si è mosso l’esponente M5S Marco Valli, che lamenta come questa istituzione sia “esperta nel bacchettare gli Stati membri che “sprecano” ma non altrettanto nel ridursi le assurde spese che i cittadini continuano a sostenere con le loro tasse per il suo funzionamento”.
In particolar modo, nel mirino di Valli ci sono 50 milioni di euro messi a disposizione da partiti e fondazioni politiche in vista della campagna elettorale del prossimo anno, con un incremento di 17 milioni di euro rispetto all’anno precedente. E, naturalmente, le indennità degli europarlamentari, che ammontavano nel 2017 a 114 milioni di euro, e che saliranno a 120 milioni di euro nel 2018. Per quanto concerne i funzionari, il costo lievita da 680 milioni di euro a 732 milioni di euro.
Ad ogni modo, per Valli lo spreco per eccellenza è quello della tripla sede del Parlamento: Bruxelles è sede di commissioni e riunioni di partiti e funzionari, mentre Strasburgo, a 436 chilometri, è sede di sessioni plenarie mensili. In mezzo troviamo Lussemburgo, che ospita la terza sede, prettamente amministrativa, con gli uffici del segretario generale.