Secondo uno studio condotto dal Cnel, la spesa media dei Comuni per abitante è pari a 157 euro, ma nelle città più piccole il dato sale mediamente fino a un terzo, ovvero pari a 210 euro per abitante. Territorialmente, è il Nord Est l’area più efficiente d’Italia, con una spesa media per abitante di 127 euro, mentre il Nord Ovest spende 161 euro per abitante, poco meno del Sud, con 169 euro per abitante.
Stando a quanto commentato da Emanuele Padovani, professore associato di Public management & accounting all’Università di Bologna, nonché responsabile della ricerca, lo squilibrio tra i piccoli Comuni e i grandi Comuni dimostra che è “è necessario continuare sul fronte delle politiche volte all’incentivazione della fusione dei piccoli enti, anche considerando che i Comuni di medie dimensioni sono quelli che possiedono i livelli di efficienza più elevati (119 euro per abitante)”.
È ancora l’esperto a rammentare come il modello che sarebbe in grado di garantire la massima efficacia sarebbe quello dei Comuni sopra i 50 mila abitanti nel Nord Est, in cui si investono molte risorse finanziarie che provengono dalla fiscalità generale, e in cui si può raggiungere il maggior numero di utenti e di beneficiari di contributi, in relazione alla dimensione demografica.
Il modello peggiore è invece quello dei Comuni del sud, che investono una grande quantità di risorse della fiscalità generale, ma non riescono comunque a rispondere alle esigenze delle proprie comunità locale.