In Italia il fenomeno non assume tali contorni, ma India al fine di mettere un freno agli sprechi di denaro che si riscontrano durante la fastosa cerimonia del matrimonio, il governo dello Stato di Jammu & Kashmir ha ufficializzato una normativa che entrerà in funzione il prossimo primo aprile per poter porre deli limiti al cibo e al numero di invitati permessi per l’evento.
A riferirlo è l’agenzia di stampa Ians, secondo cui, rivolgendosi alla stampa a Srinagar il ministro per gli Affari dei consumatori, Zulfikar Ali, ha dichiarato che dal prossimo primo aprile i genitori di una ragazza che si sposa potranno invitare al ricevimento non più di un massimo di 500 parenti ed amici, mentre quelli dello sposo dovranno limitarsi a 400. Numeri che per un matrimonio italiano probabilmente sembrerebbero particolarmente ampi e sufficienti per soddisfare le esigenze della maggior parte delle coppie, ma che in India – evidentemente – tali non sono.
Inoltre, è stata prevista una drastica riduzione anche per le portate del pranzo nuziale, che non potranno essere più di 16, suddivise in 7 portate vegetariane, 7 non vegetariane e 2 dessert. Viene infine vietata la tradizione sulla base della quale insieme al biglietto di invito per il matrimonio, si inviava un piatto di dolci o frutta secca.