Tutti gli sprechi dei consiglieri regionali durante il lockdown

Nonostante gli uffici chiusi e le sedute sospese, i consiglieri regionali hanno percepito lo stesso i soldi tra i 1.500 e i 3.500 euro al mese. Vediamo insieme tutti i dettagli.

Sprechi ai tempi del lockdown

Ancora una volta si parla di rimborsi per trasferte inesistenti da parte dei consiglieri regionali i quali hanno incassato denaro anche durante il lockdown. In quasi tutta Italia, la quarantena è stata infatti un ottimo affare. Ma per i cittadini-contribuenti è stato l’ennesimo spreco.

Tutte le cifre incassate

Quasi tutti i consiglieri regionali hanno incassato una cifra che va dai 1.500 ai 3.500 euro al mese, la stessa giustificata sotto il nome di “indennità di trasferta”. Cosa vuol dire esattamente? È un “rimborso forfettario” per gli spostamenti dentro la regione, visto che magari diversi consiglieri abitano in una zona diversa dal capoluogo.

Sprechi durante il lockdown

Nonostante i consiglieri regionali fossero bloccati a casa, come tutti noi, l’indennità di trasferta non è stata sospesa. In Toscana, per esempio, il consiglio è stato chiuso per un totale di 85 giorni, durante i quali sono stati lo stesso erogati 80mila euro non dovuti. Identica situazione si è verificata anche in Lombardia, Umbria, Calabria, Veneto e Friuli Venezia Giulia, quest’ultimo ha sfiorato i 155mila euro.

Giustificazioni ridicole e prive di senso

Le giustificazioni sono state parecchio ridicole. Molti dei consiglieri regionali hanno, infatti, dichiarato che si tratta semplicemente di una legge in base alla quale l’indennità di trasferta è di fatto una parte integrante dello stipendio e come tale non va toccata. Altri ancora hanno avuto il coraggio di dire che era giusto incassare quei soldi in quanto meritati e perché loro si sono spostati sul territorio per aiutare attivamente tutta la comunità in difficoltà durante il lockdown.