Stando a quanto suggerisce un report che Coldiretti ha realizzato in collaborazione con Ixè, il valore economico complessivo degli avanzi alimentari a Capodanno si aggirerebbe intorno a mezzo miliardo di euro. Per il tradizionale cenone di fine anno, la Coldiretti valuta in altri termini che gli italiani abbiano speso quasi 1,7 miliardi di euro, il 6 per cento in più rispetto allo scorso anno.
L’associazione prevede ad esempio che siano state stappate più di 50 milioni di bottiglie di spumante e che durante il Capodanno siano stati consumati anche 6,5 milioni di chili di cotechini e di zamponi, serviti unitamente a 10 milioni di chili di lenticchie, l’alimento che tradizionalmente cerca di essere di buon augurio per l’anno in arrivo.
Naturalmente, il fatto che a tavola siano avanzati così tanti volumi di cibo, non significa che necessariamente lo stesso sia stato effettivamente gettato sul cestino. L’indagine sostiene infatti che gli italiani sono sempre più propensi a riciclare gli avanzi dei pasti: per il dossier, che ha preso in considerazione gli acquisti delle famiglie, ben il 31 per cento degli italiani avrebbe diminuito gli sprechi alimentari, mentre il 33 per cento afferma addirittura di averli annullati. Il 25 per cento sostiene di aver mantenuto gli sprechi domestici costanti, e solamente il 7 per cento dichiara di averli aumentati. Il 4 per cento non ha infine saputo rispondere alla domanda.