Tra gli sprechi di risorse pubbliche e le opere incompiute più clamorose di Bologna, il palazzo di via Marco Polo costituisce certamente uno degli esempi più lampanti. Un progetto che risale al consorzio Cpalc, poi fallito, e che oggi ha un destino quanto mai aleatorio.
Alcune voci parlano ad esempio del progetto di una casa per anziani, anche se i residenti della zona sostengono di non avere alcuna informazione ufficiale a riguardo. Piuttosto, molti residenti lamentano la presenza di diverse persone all'interno dell'edificio. Probabilmente senza tetto o, forse, persone genericamente "disperate".
Il problema è comunque ben noto in Comune, tanto anche diversi consiglieri comunali avevano mosso una interpellanza sull'edificio abbandonato, domandando alla giunta se fosse sicuro e se vi fossero dei piani per quell'area. L'unica risposta giunta, qualche tempo fa, fu quella dell'ex assessore Patrizia Gabellini, che ricordò come il cantiere sia fermo e in stato di abbandono a seguito del già ricordato fallimento del consorzio Copalc. L'altro soggetto attuatore dell'intervento è Cir Costruzioni Spa, in liquidazione. Per quanto invece concerne le condizioni di sicurezza delle due gru che permangono tutt'oggi all'interno del cantiere, il reparto di polizia municipale del Quartiere Navile avrebbe inviato il verbale di verifica effettuato da parte di Imuola Gru, che attesterebbe che le gru rispettano le norme di sicurezza. Un verbale, tuttavia, risalente a più di due anni fa.