È una lettera scritta da un dipendente di Alitalia a rilanciare le polemiche sugli sprechi che la compagnia di bandiera avrebbe perseguito negli ultimi anni. Una lettera che attacca la gestione dei due amministratori delegati (Silvano Cassano e l’attuale CEO Cramer Ball), riepilogando quel che è accaduto nello scorso biennio: una copagnia che perde più di un milione di euro al giorno nonostnate il risanamento, nel 2014, e all’ingresso di Etihad, il nuvo azionista industriale che per poter entrare al 49% ne lcapitale della compagnia ha investito 500 milioni di euro.
Una lettera aspra, che non dimentica di sottolineare tutti i principali punti di polemica degli ultimi tempi e che punta il dito soprattutto sul top management: “Dopo 2 anni scoprono — riporta la lettera — che siamo vincolati ad alleanze con Air France-Klm e Delta che ci limitano nella crescita intercontinentale. Ora mi chiedo, ma per sei mesi, nelle stanze di Alitalia, avete preso the e pasticcini? No, perché i contratti sono gli stessi di 2 anni fa”.
Altri punti di polemica riguardano le strategie industriali. “Fu presentato un piano di sviluppo intercontinentale sapendo che non decidevamo noi il network di lungo raggio. Abbiamo aperto Seoul, Città del Messico, Santiago del Cile, Pechino e l’Avana e per contro chiuso Osaka, Lagos, Accra. la Rio de Janeiro verrà ridotta a tre settimanali. Quindi lo sviluppo dove è?” – dichiara ancora la missiva, che poi mette sotto accusa il mancato accordo con le Ferrovie dello Stato – “Continuiamo a perdere milioni operando voli come Napoli-Roma, Firenze-Roma, Bologna-Roma che non vendono un singolo biglietto che non sia legato al feederaggio. Decine di Milano-Roma viaggiano vuote — riporta la lettera —. Lo Stato fa fare alle low cost quello che vogliono. E i lavoratori? Tutti a lavorare ed in questo scenario sono gli unici senza colpe. Eppure sono loro a dover pagare!”.
Vengono poi poste sotto accusa le spese, definite superflue “come l’affitto dell’auditorium parco della Musica di Roma e la Triennale di Milano per presentare in pompa magna la nuova divisa costata qualcosa come 20 milioni”, o ancora il restyling degli interni degli aerei. Insomma, un duro atto d’accusa che la società ha prontamente replicato, ma che continua a girare su WhatsApp dei dipendenti…