Al fine di razionalizzare il consumo di acqua potabile e vietarne l’utilizzo improprio, il sindaco di Volterra, Marco Buselli, ha dovuto passare alle via più formali. E, per poter contrastare la siccità del periodo, ha invitato i cittadini locali a limitare il consumo di acqua potabile al minimo ritenuto indispensabile, senza lasciare aperte al termine dell’utilizzo le fontanelle pubbliche e evitare così inutili sprechi.
In particolare, l’ordinanza del Comune di Volterra vieta di usare “l’acqua potabile proveniente dagli acquedotti urbani e rurali per scopi diversi da quelli igienico-domestici fino a revoca e/o cessata necessità ”, e quindi “per il riempimento di piscine o innaffiamento di parchi, giardini e orti”. I trasgressori – sancisce ancora l’ordinanza comunale – saranno puniti con sanzioni amministrative da un minimo di 25 euro a un massimo di 500 euro.
“Per il raddoppio dell’acquedotto Ponteginori – Volterra, opera fondamentale, siamo appena al 50% della realizzazione complessiva” – ha poi dichiarato alla stampa il sindaco Buselli – “Di fronte ad un’infrastruttura già programmata e finanziata si deve procedere con urgenza, come stabilito nell’accordo siglato in Prefettura. Non ci vorremmo trovare di nuovo in Prefettura per chiedere il rispetto di ciò che era stato stabilito di comune accordo. A breve incontrerò nuovamente anche l’assessore regionale all’Ambiente Fratoni, per avere risposte anche sul lungo periodo, riguardo al tema degli invasi, delle progettualità a cavallo fra Valdelsa e Valdicecina e dei fondi che la Solvay avrebbe dovuto investire (poco più di quattro milioni e mezzo di euro) per realizzare un invaso ad uso idropotabile”.