Se vi siete mai domandati quale sia la peggiore città d’Italia in relazione agli sprechi d’acqua, la risposta arriva da Potenza: qui sono infatti dispersi quasi sette litri di acqua su dieci che circolano in città. In altri termini, il 70% dell’acqua, invece di arrivare ai rubinetti dei cittadini, si perde nel nulla o, meglio, nei difetti e nei problemi delle strutture cittadine.
Si tratta di un dato che è fortunatamente molto oltre la media nazionale. Che, tuttavia, non può certo gioire: pare infatti – sostiene l’Istat – che gli acquedotti del Paese disperdono in media il 38,2% dell’acqua immessa.
Non in tutta la Penisola però le cose vanno così male. Di norma, le città più virtuose si trovano al Nord, mentre sprechi e perdite oltre la media nazionale si trovano in quasi tutti i capoluoghi del Sud. Se Potenza è la città che raggiunge picchi altissimi di spreco, non sono da meno Campobasso con il 67,9%, Cagliari con il 59,3%, Palermo con il 54,6%, Bari con il 52%.
Tra i comuni più virtuosi troviamo invece Milano con il 16,7%, Torino con il 27,9%, Aosta con il 24,5%, Bolzano con il 26,5%, Venezia con il 31,7%, Trento con li 32,6%, Bologna con il 27,9%, Ancona con il 27,9%, L’Aquila con il 29,4% e Genova con il 27,4%.