Le isole di rifiuti plastici sono sempre più grandi e stanno mettendo in serio pericolo tutte le specie marine. Ciò che si può fare è pertanto evitare che si ingrandiscano ancora di più. Ma eliminare la plastica non è una cosa facile ed immediata.
In Italia le singole persone sono sempre più attente a fare la differenziata e a separare la plastica. Il problema è però a monte, visto che non ci sono adeguate strutture per riciclare e recuperare i materiali plastici.
Nel mondo dell’industria italiana, però, esistono fortunatamente diverse aziende che già adoperano plastica 100% riciclabile o che perfino impiegano plastica già riciclata, così da dar vita a forme di economia circolare. Un esempio è proprio la Ferrarelle. Essa difatti ha aperto nel 2018 un sistema di riciclaggio delle bottiglie per evitare così gli sprechi e rispettare l’ambiente. In questo modo, la Ferrarelle riesce a usare pallet di bottiglie che generalmente sarebbe difficile riciclare.
Un’altro esempio è il casogruppo Hera che ha installato in Romagna delle condutture per rete elettrica e fognaria prodotte in materiali certificati Psv, cioè Plastica seconda vita.
Legge contro lo spreco di plastica
L'Europa ha approvato finalmente una legge che impone l'abbandono entro il 2021 degli oggetti monouso in plastica come piatti e bicchieri. Inoltre, dal 1° gennaio 2019 è stata vietata la produzione e la commercializzazione dei cotton fioc, in quanto rappresentano il terzo rifiuto più presente sulle nostre spiagge.
L'impegno delle singole persone
È molto importante leggere le sigle presenti sul tipo di materiale plastico di cui è fatto l'oggetto da gettare. Le sigle più comuni stampate sull'involucro di plastica, sono PE (Polietilene), PVC (Cloruro di Polivinile), PET (polietilene reftalato) e sono perfettamente riciclabili. Sono inoltre riciclabili vasetti dello yogurt, confezioni di shampoo e bagnoschiuma, bottiglie di acqua, vaschette alimentari e tanti altri. Diversamente, non si possono buttare nella plastica giocattoli, penne, forchette di plastica, elettrodomestici e così via.
Lucia Franco