Nuovo caos, e nuove polemiche, intorno al Consorzio autostrade siciliane. Come ricordava un odierno approfondimento de Il Fatto Quotidiano, infatti, sarebbero emersi ben 800 casi di non conformità nelle analisi e nei rilievi effettuati dal ministero dei Trasporti nei confronti del Consorzio, un ente che gestisce in concessione 300 chilometri di autostrade sull’Isola (mentre il resto, pari a circa 340 km, viene gestito dall’Anas).
Ma per quale motivo tutta questa attenzione intorno al Cas? Secondo il quotidiano, è perché dall’anno della sua creazione (1997) ad oggi, sono stati “piazzati” decine di dirigenti e assunti centinaia di dipendenti. Sono talmente tanti, prosegue il quotidiano nella sua ricostruzione, che a un certo punto si sono contati 400 casellanti, nonostante su tutto il territorio regionale si contino appena 28 caselli.
Il tutto, peraltro, con una evidente beffa. Nato per poter favorire la formazione dell’autostrada Siracusa – Gela, in realtà questo tratto di strada non sarebbe mai stato concluso.
Insomma, un nuovo caso di potenziali (secondo alcuni, più che probabili) maxi sprechi, che hanno evidentemente condotto inefficienze troppo serie per non essere oggetto di attenzioni specifiche, forse tardive, da parte delle autorità competenti. Rimane solo ora da comprendere quali saranno i risvolti di tale nuova ondata di evidenze e di verifiche, e quali saranno i cambiamenti per le autostrade dell’isola mediterranea…