Il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, ha dichiarato che “dal prossimo anno cambierà tutto. Non sarà più consentito lo spreco di risorse pubbliche per assunzioni di portaborse e collaboratori clientelari. Taglieremo la somma destinata a ogni singolo parlamentare”.
Un annuncio che arriva nel commento alle contestazioni che la Sezione di Controllo della Corte dei Conti ha inviato a tutti i gruppi parlamentari dell’Ars per il modo in cui, soprattutto quelli più numerosi, avrebbero fruito dei fondi destinati ai contratti dei collaboratori esterni e dei dipendenti stabilizzati.
Peraltro, ricorda la stampa locale, il presidente Miccichè aveva già avuto maniera di confrontarsi sul tema con il presidente della Sezione di Controllo della magistratura contabile, Maurizio Graffeo, in sede di commissione Bilancio durante l’audizione della stessa sezione di controllo.
All’epoca (era il mese di gennaio), Miccichè aveva già presagito che le numerose assunzioni effettuate avrebbero condotto uno sgradevole scenario in cui il numero dei precari avrebbe superato quello del personale a tempo indeterminato dell’Assemblea. Proprio per questo motivo il presidente aveva invitato i capigruppo a selezionare il personale, a scegliere dei collaboratori qualificati da retribuire sulla base della loro effettiva professionalità, e sottolineare la necessità di fornire priorità ai c.d. dipendenti stabilizzati.
Si attendono ora nuovi risvolti da un argomento che non cesserà di creare qualche polemica…