Gli scarti del riso si trasformano in perfetti intonaci per case e i gusci di uova vengono utilizzati per malte e calci a impatto zero. Un’attitudine questa che riguarda non solo la struttura ma anche le rifiniture e gli arredamenti delle case e che corrisponde alla richiesta di un mercato sempre più attento a investire sull’ambiente e sul riuso dei materiali.
Ad avere una maggiore attenzione è prima di tutto la canapa. Quest’ultima in Olanda è molto utilizzata. Un esempio è dato proprio dall’azienda Due Agro, specializzata nella coltivazione della stessa e la quale è riuscita a completare nel 2018 il primo modulo di casa prefabbricata totalmente costruita con un particolare bio-composto a base di canapa.
L’Italia e il suo primo grattacielo smart in legno
Anche l’Italia investe nella produzione di bio-mattoni. A Bari, la Prespaglia di Modugno, presenta tre diversi tipi di soluzioni: una pignatta per i solai, un ecoblocco assemblato a freddo per le tamponature interne ed esterne e un termo-mattone. Tutto realizzato con fibre vegetali mescolate ad argilla o a cemento bianco.
Si comincia quindi a pensare in maniera più sostenibile, dove i rifiuti se impiegati nel modo giusto, possono garantire ottime prestazioni in campo edilizio. Un esempio importante è la paglia di riso, scarto speciale che non può essere smaltito, ma che se ben utilizzato può essere impiegato nella meccanica.
Edilizia sostenibile in Italia
I mattoni sbriciolati vengono impiegati per creare il cocciopesto. Al composto vengono infatti mischiati la lolla di riso, i canapuli e il guscio delle uova, che è costituito da calcite, una forma cristallina di carbonato di calcio, un legante naturale. Ma non è tutto. Dal riso nascono intonaci, finestre e perfetti isolanti per case. Materiali non solo a chilometro zero ma anche con la minima emissione di Co2.
Lucia Franco