A Venezia arriva finalmente “Seabin”, il primo cestino di rifiuti marini che ripulisce le acque dai materiali plastici e non solo. Il “cestino” è capace di imprigionare oltre mezza tonnellata di rifiuti galleggianti all’anno lungo tutta la Laguna ed è stato posizionato esattamente presso il Diporto Velico Veneziano.
Seabin
Seabin è già presente a Napoli e Genova. Ma si prevede una sua installazione anche a Milano, dopo Venezia. Esso non è altro che un dispositivo in grado di raccogliere microplastiche e mozziconi dalla superficie dell’acqua circa 1,5 milligrammi di detriti al giorno.
Le microplastiche sono senza ombra di dubbio le più pericolose, in quanto sono quelle che si attaccano alle alghe e vengono confuse per cibo dai pesci, entrando così nella catena alimentare che arriva nei nostri piatti.
Ma come funziona?
Il cestino viene immerso in acqua e fissato al pontile con la parte superiore del dispositivo al livello della superficie dell’acqua; grazie alla posizione strategica e al vento e alle correnti, i detriti vengono convogliati all’interno del dispositivo.
L’obiettivo
Il Seabin fa parte del progetto PlasticLess di LifeGate, che mira a ridurre la produzione di plastica.
L’obiettivo quindi non è solo quello di raccogliere la plastica che si accumula nelle marine e nelle aree portuali, ma anche di ridurne la quantità che arriva negli oceani.
Lucia Franco