Si tratta di un robottino a forma di granchio che ha la funzione di ripulire i nostri fondali dalle microplastiche, le quali sono dannose per l’ecosistema.
Un’invenzione tutta italiana
L’invenzione è tutta italiana ed è stata progettata precisamente da un team di giovani ragazzi della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Il robot è quindi subacqueo ed è in grado di esplorare i fondali alla ricerca di plastica da rimuovere, agendo come un vero e proprio spazzino e riuscendo a raggiungere zone normalmente inaccessibili all’uomo.
Il robot mangia plastica
Il robottino pesa 20 kg e può raggiungere una profondità pari a 200 metri. Inoltre, è dotato di 6 arti molleggiate che gli consentono di spostarsi con rapidità evitando ogni tipo di ostacolo.
Il robot a forma di granchio nasce dall’osservazione dei movimenti di questi animaletti sugli scogli, studiati mediante telecamere per imitarne anche le mosse. Esso è comandato a distanza ed è dotato di un apposito spazio per i carotatori da utilizzare per raccogliere campioni dei fondali così da analizzare e calcolare la presenza delle microplastiche e dei loro inquinanti in acqua e sul fondo del mare.
Work in Progress?!
Gli studiosi della Sant’Anna di Pisa assicurano che, nel loro prossimo progetto, inseriranno anche un apposito braccio di raccolta per permettere al robot granchio di raccogliere anche rifiuti plastici più pesanti.