Metro Italia con la partecipazione di Bocconi Green Economy Observatory, ha reso noto alcuni dati rilevanti sullo spreco alimentare nel mondo della ristorazione.
La tavola rotonda ha visto come protagonisti diverse figure professionali: l’Università – con Fabio Iraldo, Professore che ha condotto la ricerca, la ristorazione – con gli chef stellati Claudio Sadler e Giancarlo Morelli, e ovviamente la distribuzione – con Antonio Caruso, Direttore Vendite di Metro Italia.
Si calcola infatti che ogni anno nel nostro Paese vengono prodotti circa 5,6 milioni di tonnellate di alimenti in eccesso lungo tutta la filiera agroalimentare, dalla produzione al cliente finale. Il 57% di queste sovrabbondanze è prodotto in primis dei produttori, distributori e operatori della ristorazione; il 43% dai consumatori finali.
Le soluzioni viste dai consumatori finali
L’86% dei consumatori ritiene che la doggy bag sia un’ottima soluzione per ridurre gli sprechi di cibo, ma nella realtà sono pochi (circa l’11%) quelli che effettivamente la richiedono o sono disposti a un effettivo utilizzo.
Le ragioni sono soprattutto di natura pratica. Le persone hanno un’idea degli avanzi molto scarsa e pertanto non ritengono doveroso portarli a casa. Oppure l’imbarazzo nel richiedere di portare a casa gli avanzi è talmente grande che porta le persone a bloccarli in questa semplice richiesta. Inoltre, si calcola che il 68% dei consumatori ritenga che non è loro compito pensare agli avanzi ma è del ristoratore, il quale può affrontare il problema dello spreco alimentare con diverse soluzioni, tra cui: la donazione ad enti benevoli; l’asporto da parte dei clienti stessi, la donazione alle associazioni degli animali, la destinazione del cibo allo staff e il riutilizzo in altre occasioni di consumo.
Lucia Franco