C'è un problema (un altro!) molto serio che affligge gli italiani che andranno in pensione nei prossimi decenni: cercare di mantenere il proprio tenore di vita, a fronte di assegni previdenziali che saranno sempre più magri. Ma quanto bisognerà risparmiare (oggi) per poter mantenere un adeguato tenore di vita (domani)?
A fare un pò di calcoli è stata la compagnia assicurativa Aviva, che ha determinato un interessante dossier sui gap pensionistici in Europa, ovvero sul differenziale tra l'ultima retribuzione percepita e l'assegno previdenziale.
La stima implica che 22,7 milioni di lavoratori italiani dovrebbero risparmiare ogni anno 4.350 euro (circa 334 euro al mese). Le cifre non sembrano variare molto se il gap pensionistico venisse messo in carico ai 25 milioni di lavoratori che da qui al 2057 dovrebbero ritirarsi dal lavoro, poichè in questo caso la cifra scenderebbe a 3.960 euro l'anno, ovvero 304 euro ogni stipendio. È possibile dunque dedurre che per potersi assicurare una vecchiaia serena, ogni italiano che oggi lavora dovrebbe iniziare a risparmiare da subito circa 300 euro al mese (tredicesima compresa).
E nel resto d'Europa? Le cose, purtroppo, non vanno meglio, anzi. Di fatti, la stessa compagnia assicurativa ha scoperto che il gap pensionistico complessivo (99 miliardi di euro) sul Pil italiano ha un peso del 6%, ben distante dall'11% della Francia, dal 13% della Gran Bretagna, dal 15% della Germania e dal 17% della Spagna. Ma perchè? La risposta è da ricercarsi nella spesa pubblica, che per le pensioni ha toccato il 15,8% del Pil, contro il 7,9% di media Ocse...