Come riavviare il riscaldamento evitando i soliti sprechi

In alcune regioni italiane la data prevista per l’avvio dei primi riscaldamenti è il 15 ottobre. In particolare, la possibilità di accendere il riscaldamento a metà ottobre riguarda le grandi città come Milano, Torino, Bologna e Venezia, ma anche alcune zone montane dove il clima è tra i più rigidi durante il periodo invernale.

Decalogo su come evitare gli sprechi

Le prime raccomandazioni rituali sono:

-Fare la manutenzione dell’impianto;

-Impostare la corretta temperatura e fascia oraria;

-Posizionare il corretto arredamento intorno ai termosifoni.

Fare la manutenzione dell’impianto

Come ogni anno, è importante effettuare una diagnosi energetica della propria abitazione dell’edificio. Questo è il primo passo da fare per valutare lo stato dell’isolamento termico di pareti e finestre e l’efficienza degli impianti di climatizzazione. La diagnosi ci permetterà di capire gli interventi da realizzare. Ma non è tutto. Gli interventi possono essere oltre che vantaggiosi anche molto convenienti se si usufruisce delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, l’ecobonus che consente di detrarre dalle imposte Irpef o Ires dal 50 all’85% delle spese sostenute a seconda della complessità dell’intervento e il superbonus, con cui l’aliquota di detrazione sale al 110%.

Riavviare il riscaldamento evitando i soliti sprechi

È necessario dotare il proprio impianto di una centralina di regolazione automatica della temperatura che evita inutili picchi o sbalzi di potenza. La possibilità di programmazione oraria, giornaliera e settimanale assicura un ulteriore risparmio energetico pari al 40% circa. Molto utili ed efficaci sono i cronotermostati, sensori di presenza e regolatori elettronici che consentono di regolare anche a distanza, tramite app, la temperatura delle singole stanze e il tempo di accensione degli impianti di riscaldamento.

L.F.