In occasione della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti, Suez ha pubblicato il suo barometro annuale: "I francesi e la riduzione dei rifiuti", in collaborazione con l'istituto di sondaggi Odoxa.
La questione dei rifiuti prodotti dall'uomo e del loro impatto sul pianeta sembra farsi strada nella coscienza della gente.
Almeno questo è quanto rivela il barometro Suez* "I francesi e la riduzione dei rifiuti", realizzato in collaborazione con l'istituto di sondaggi Odoxa. Nella regione Sud-Paca, quasi 9 abitanti su 10 (87%) considerano la riduzione dei rifiuti una priorità nazionale. Questo fenomeno è stato accentuato dalla crisi sanitaria, che ha causato un cambiamento di comportamento nel 34% dei residenti.
Un'altra tendenza sta emergendo in Provenza-Alpi-Costa Azzurra: l'interesse degli abitanti per il riuso. Così, nella regione, il 65% di loro rivende oggetti e attrezzature su piattaforme dedicate e il 63% dona ad associazioni o centri di riciclaggio, piuttosto che buttarli via.
I provenzali si distinguono anche per la loro forte adozione di azioni ecologiche per ridurre i rifiuti. Infatti, 1 abitante su 3 favorisce il cortocircuito, il 71% evita gli sprechi cucinando gli avanzi e il 63% di loro beve regolarmente l'acqua del rubinetto invece di comprare l'acqua in bottiglia. Una cifra di 7 punti superiore alla media nazionale.
Queste cifre sembrano mostrare un impegno crescente dei cittadini della regione per ridurre il loro impatto sull'ambiente. Tuttavia, essi ritengono che la riduzione dei rifiuti deve essere raggiunta anche attraverso l'azione delle autorità pubbliche e delle imprese.
Nella regione, il numero di persone coinvolte nella riduzione dei rifiuti è in aumento.
Nella regione, il 67% si rammarica della mancanza di incentivi da parte dello Stato per ridurre la produzione di rifiuti e aumentare il riciclaggio. Il 76% ritiene che la predominanza di imballaggi nei negozi sia il principale ostacolo alla riduzione effettiva dei rifiuti.