L’Italia è uno dei paesi del mondo che usa di più i cellulari. Praticamente ogni persona ha uno o due cellulari. Pertanto ha senso chiedersi quale sia la quantità di energia elettrica che consumano per ricaricarsi. Ma soprattutto, a chi non è capitato almeno una volta di lasciare il caricabatterie del proprio smartphone attaccato alla presa di corrente anche dopo aver completato la carica? Secondo alcuni esperti, i caricatori che restano collegati alla corrente senza essere connessi al dispositivo continuano a consumare energia, in quanto al loro interno c'è un trasformatore che richiede comunque sempre piccole quantità di energia.
Il consumo
Un normale caricabatteria assorbe una potenza compresa fra 3 e 7 W durante la carica. Quindi se la ricarica dura circa 2 ore, per la stessa sarà necessario consumare da 0,006 a 0,014 kWh di energia elettrica. Il che significa che di norma un caricabatterie consuma solo 0.25 watt, vale a dire 0,5-1,25€ annui. Un costo davvero irrisorio per le nostre tasche.
Bisogna, però, considerare un aspetto importante: tra smartphone, computer portatili, tablet e altri dispositivi, le nostre case sono invase di caricabatterie che possono consumare energia pure restando scollegati dai device. Rimuovendoli dalla presa di corrente quando non vengono utilizzati può far risparmiare circa 35/40 euro l'anno. Inoltre, se i telefonini sono mantenuti in carica anche dopo che sono completamente carichi, continuano a consumare circa 2-4 W di energia elettrica.
Piccoli risparmi
1. Staccare sempre il caricabatteria dalla presa quando il telefono è carico.
2. Non lasciare il telefonino in carica dopo aver completato la carica.
3. Evitate di acquistare caricabatterie scadenti e privi di marchio.
Lucia Franco