Prodotti che generano rifiuti informazioni ambientali più precise da fornire ai consumatori
Francia - In un comunicato stampa del 12 ottobre 2021, il Ministero della Transizione Ecologica ha annunciato l'apertura di una consultazione pubblica su un progetto di decreto sull'informazione dei consumatori sulle qualità e caratteristiche ambientali dei prodotti che generano rifiuti. Come promemoria, la legge n° 2020-105 del 10 febbraio 2020 sulla lotta contro i rifiuti e l'economia circolare ha voluto estendere l'informazione dei consumatori, in particolare attraverso la creazione dell'articolo L541-9-1 del codice dell'ambiente, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2022. A partire da questa data, i produttori e gli importatori dovranno mettere certe informazioni a disposizione dei consumatori al momento dell'acquisto. Queste informazioni possono essere messe a disposizione mediante marcatura, esposizione, etichettatura o qualsiasi altro dispositivo leggibile e comprensibile. I dati in questione devono anche essere resi disponibili online, in un formato che può essere utilizzato da un sistema di trattamento automatizzato.
In applicazione di questo articolo, il progetto di decreto preciserebbe e definirebbe le diverse caratteristiche e qualità ambientali oggetto di questa disposizione (riparabilità, durabilità, compostabilità, incorporazione di materiale riciclato, utilizzo di risorse rinnovabili, riutilizzabilità, riciclabilità, presenza di metalli preziosi, terre rare, sostanze pericolose o microfibre di plastica), i canali e le categorie di prodotti interessati nonché le modalità di messa a disposizione delle informazioni. La consultazione pubblica terminerà il 9 novembre 2021 e il progetto di decreto dovrebbe entrare in vigore il 1° gennaio 2022.
Come promemoria, con decreto n. 2021-1285 del 1° ottobre 2021, il governo ha definito le sostanze pericolose la cui presenza nei prodotti che generano rifiuti deve essere oggetto di informazioni per i consumatori, conformemente all'articolo L541-9-1 del codice dell'ambiente. Lo scopo di questo obbligo d'informazione, che può essere fornito mediante marcatura, etichettatura o esposizione, è di assicurare un alto livello di protezione della salute umana e dell'ambiente a beneficio del consumatore. Così, secondo il decreto, le sostanze pericolose sono sostanze molto preoccupanti (SVHC) che appaiono nella lista redatta dall'Agenzia europea delle sostanze chimiche (ECHA); una lista che cambia due volte all'anno. Inoltre, le sostanze pericolose sono anche quelle che presentano un livello di preoccupazione paragonabile alle SVHC ma che non sono sulla lista stabilita dall'ECHA. Questi sono soggetti a un'ordinanza del ministro dell'ambiente dopo aver ricevuto il parere dell'Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare, ambientale e sanitaria (ANSES). Le disposizioni del decreto sono entrate in vigore il 04 ottobre 2021.