Il quotidiano Il Mattino è recentemente tornato a occuparsi delle polemiche intorno alle Universiadi, soffermandosi in particolar modo sulle dichiarazioni della presidente della Commissione Speciale Trasparenza, Valeria Ciarambino.
Al termine di un’audizione, Ciarambino ha infatti rammentato come “due audizioni in Commissione Trasparenza sono servite, purtroppo, a dare conferma ai nostri timori. Magnificate in pompa magna ad ogni occasione utile, è oramai evidente che le Universiadi non potranno che rivelarsi uno dei più clamorosi e annunciati fallimenti dell'era De Luca. Sottovalutato per pianificazione, spesa e organizzazione, quanto sovrastimato per la presunta ricaduta sul territorio in termini di sviluppo e turismo, l'evento è fin da ora lo specchio dell'approssimazione, della superficialità e dell'incapacità progettuale di questa amministrazione regionale”.
Un duro atto d’accusa che, prosegue Ciarambino, viene formulato al termine di un’audizione nella quale si sperava di avere un quadro più chiaro sullo stato di avanzamento dei progetti e delle attività dell'Agenzia regionale per le Universiadi (Aru), ovvero l’istituto che è sorto con lo scopo di definire, realizzare e coordinare le attività necessarie a mettere in piedi un evento da circa 280 milioni di euro.
Di contro, Ciarambino sottolinea come attualmente non vi sia, da parte della Regione, nessun tipo di attività di monitoraggio e di controllo delle attività e delle spese in corso, e scarsa sarebbe anche la produzione di documenti riepilogativi e in grado di permettere di ricostituire le spese sostenute.
“Di fronte a questo quadro desolante” - conclude poi Ciarambino - “De Luca non può sostenere, come ha fatto di recente, di lavarsene le mani su temi come sprechi e consulenze relativi all'attività dell'Aru, tenuto conto che la Regione ha una funzione di monitoraggio, controllo e verifica del rispetto del cronoprogramma”.