L’idea nasce dal presidente Xi Jinping il quale ha chiesto a tutti, cittadini, famiglie e ristoratori, di non lasciare i piatti vuoti a tavola. E ha lanciato di seguito anche la “Campagna del piatto pulito” che è immediatamente diventata virale e con un preciso obiettivo: ridurre lo spreco alimentare.
Piatto pulito e lotta contro lo spreco
La Cina si è posta diversi obiettivi. Il primo lo spreco alimentare. Infatti, secondo alcune statistiche si calcola che con il cibo sprecato si potrebbero nutrire circa 60 milioni di persone in difficoltà. E invece il popolo cinese continuano imperterrito a buttare di continuo cibo senza alcun rispetto verso chi non ha nulla. Ma non è tutto. Nella “Campagna del piatto pulito” c’è anche un altro obiettivo da raggiungere. Ridurre l’obesità, soprattutto quella dei più piccoli. L’obesità in Cina è, infatti, una delle malattie più diffuse a tal punto da avere delle conseguenze catastrofiche, sull’intero sistema sanitario nazionale.
Ogni idea del presidente è un ordine
Quando il presidente Xi Jinping parla il popolo cinesi come regola deve solo obbedire. Grazie a questa strategia si sono avuti i primi risultati concreti della “Campagna del piatto pulito”. Precisamente, nella provincia dell’Hubei la Wuhan Catering Industry Association ha inserito in tutti i ristoranti la “formula N -1”. Vale a dire che quando si è più di 3 persone le portate che arrivano a tavola devono essere sempre inferiori di una unità rispetto al numero degli ospiti. Quindi se a tavola ci sono 10 commensali, i camerieri serviranno per un totale di 9 portate. In questo modo lo spreco alimentare viene azzerato a monte.