L’associazione Onlus “Pane al Pane”, sostenuta dalla Fondazione CRC nell’ambito del Bando SOS (Servizi Oltre il Sostegno) nel 2018 ha recuperato circa 57 tonnellate di cibo invenduto tra Cuneo, Alba e Mondovì. Un risultato a dir poco straordinario. Grazie, infatti, a questo progetto si è dato vita a una rete di solidarietà tra associazioni del terzo settore e commercianti, i quali a loro volta hanno generato dei benefici per l’intera collettività e hanno ridotto gli sprechi alimentari.
Numerosi sono i prodotti raccolti in un anno: dal pane alla pizza, dai dolci alle prime colazioni. A questi si aggiungono l’acqua, succhi di frutta, prodotti surgelati, verdura e frutta di ogni tipo. Insomma, tutto quel cibo che a fine giornata verrebbe buttato nella pattumiera, ma che invece di finire in discarica viene raccolto e messo a disposizione della Caritas, delle parrocchie e delle associazioni che aiutano i bisognosi. Per di più i negozianti che hanno aderito al progetto potranno avvalersi di alcuni sgravi di natura fiscale sui prodotti invenduti e che vengono donati quindi alle associazioni secondo le modalità stabilite da ogni Comune coinvolto (Cuneo, Alba e Mondovì).
Inoltre, per facilitare il tutto, l’estate scorsa è stata promossa anche un’applicazione per smartphone che facilita la gestione dei turni dei volontari e la gestione dei commercianti. L’applicazione è stata studiata apposta per il progetto “Pane al Pane” e mediante essa vengono pianificati i turni dei volontari e gli orari per di raccolta del cibo presso le attività commerciali.
Cuneo
A Cuneo opera l’Associazione Onlus “Pane al Pane” che grazie a oltre 50 commercianti aderenti all’iniziativa e 60 volontari attivi sul territorio ha recuperato nel 2018 circa 40 tonnellate di alimenti.
Alba
Ad Alba grazie a 21 commercianti aderenti all’iniziativa e 20 volontari si sono raccolti 8 tonnellate di cibo.
Mondovì
Infine, a Mondovì grazie all’impegno di 20 volontari si sono recuperati nel 2018 circa 9 tonnellate di cibo grazie all’aiuto di 23 commercianti aderenti al progetto.
Lucia Franco