E’ stato abbattuto il palazzo che avrebbe dovuto divenire municipio del comune di Nardò, ma che ben presto è divenuto simbolo degli sprechi della città.
Negli anni ‘80 per poterlo edificare ci fu bisogno di un investimento complessivo di 1 miliardo e 350 milioni di lire… cui ora sono stati aggiunti 92 mila euro a carico dell’amministrazione comunale per spese di demolizione.
E’ così giunto alla fine del proprio percorso non proprio fortunato l’ecomostro salentino, alto tre piani e con una copertura di 1.300 metri quadrati, divenuto simbolo dello spreco dell’ex amministrazione comunale che lo volle, e ora dell’amministrazione comunale attuale che ha voluto cancellare il fabbricato in maniera esemplare, con una cerimonia ad hoc per l’iniziativa.
Presente all’evento anche il governatore della regione Puglia, Emiliano, che ha dichairato di essere giunto sul luogo “perchè anche io da sindaco di Bari, con Punta Perotti, ho vissuto un’esperienza di questo tipo, le demolizioni non sono mai una festa perché risorse pubbliche vanno in fumo, ma in questo caso la buona notizia è la riappropriazione di un’area molto vasta, dove sorgerà un parco pubblico”.
Insomma, una vicenda esosa e onerosa, che sembra ora definitivamente conclusa, con un bello spreco di risorse fornite dai cittadini con il prelievo fiscale. Alla prossima disavventura?