Il vicepremier Luigi Di Maio è sempre più attento all’economia e agli italiani. Le scelte sulle legge di bilancio sono formulate esclusivamente nell’interesse dei cittadini. La sua posizione è dunque ferma: ci devono essere dei tagli agli sprechi ai fini della riqualificazione della spesa pubblica così come devono essere recuperate tutte quelle risorse che, fino ad oggi, hanno preso una direzione errata.
Tutto ruota sulla possibilità di un vero e proprio rilancio della crescita economica italiana attraverso i punti più salienti del Contratto di Governo: Flat Tax, reddito di cittadinanza, superamento della legge Fornero e un quadro organico di tagli alle spese improduttive.
L'obiettivo consiste appunto nel provvedere una profonda revisione della spesa, volta a massimizzarne l'efficienza attraverso il taglio degli sprechi. Insomma, una legge che vede il governo attuale con in mano un paio di forbici e che inizia a tagliare tutto quello che è inutile, a partire dai così detti rami secchi.
Oltre i tagli agli sprechi, un altro tema molto caro è quello che riguarda i fondi per le riforme strutturali. È necessario, infatti, valutare l’efficacia di queste sulla crescita economica e su una dinamica della produttività che l’Italia ha bisogno di far ripartire.
Pensioni e lavoro
È stata rilanciata anche la questione “pensione di cittadinanza”. Secondo Di Maio - non ci deve essere più nessun pensionato che prende meno di 780 euro al mese. Quanto al codice del lavoro, esso dovrà essere semplificato entro dicembre con l’abolizione di circa 140 leggi, in cui ormai non si comprende più nulla.
Lucia Franco