L’ospedale costruito in tutta fretta alla Fiera di Milano si avvia alla chiusura segnando ancora una volta uno spreco italiano.
Difatti, quello della Fiera di Milano doveva essere un ospedale simbolo di efficienza italiana, progettato originariamente per 400, poi ridimensionato a 208, e infine a 53 reali per pazienti Covid.
Era il 31 marzo, quando il governatore Attilio Fontana dichiarava ufficialmente: «Stiamo scrivendo la storia». Poi, sappiamo come è andata veramente. Solo e soltanto 10 ricoverati in totale. Al punto che l’assessore Gallera, il 14 aprile, ha dichiarato apertamente: «L’ospedale fortunatamente non è servito». Peccato però che sia costato 21 milioni di euro! Cosa vuol dire? Vuol dire semplicemente che se il numero dei pazienti rimarrà tale l’Italia avrà collezionato un altro nuovo record mondiale di costo di degenza per paziente: 2,1 milioni di euro.
21 milioni di euro potevano essere spesi diversamente? Ecco come...
La risposta è sì. I soldi potevano essere spesi diversamente: in mascherine (40 milioni, ossia 4 per cittadino lombardo), in tamponi (circa 300.000 in più), o ancora in dispositivi di protezione per tutti gli operatori socio-sanitari. Ma così non è stato. Insomma, quello che si poteva fare non è stato fatto. Come ad esempio potenziare i letti di terapia intensiva in ciascun ospedale.